AGRUMI - LA CONCIMAZIONE

AGRUMI - LA CONCIMAZIONE

Al termine della stagione invernale, quando ormai le gelate sono solo un lontano ricordo, gli agrumi posso essere piantati a terra o svasati in vasi più grandi.

Per quanto riguarda la coltivazione a terra va predisposta una buca abbastanza grande, in cui si mischierà dell’argilla e del terriccio specifico per agrumi per facilitare l’attecchimento della pianta e permettere il corretto drenaggio dell’acqua.

CONCIMAZIONE DI FONDO: La situazione ideale sarebbe quella di preparare la buca qualche mese prima della messa a dimora della pianta e provvedere con una concimazione di fondo con del letame maturo, dello stallatico pellettato o del compost ad una profondità di almeno 30 cm e con circa 3kg per metro quadro.

CONCIMAZIONE DI FORMAZIONE E DI PRODUZIONE: durante il periodo vegetativo, dalla primavera fino all’autunno, si dovrà fornire alla pianta una concimazione che comprenda sia i macroelementi (azoto, fosforo e potassio) sia i microelementi (ferro, calcio, magnesio ecc..). Durante la prima fase vegetativa, quando verranno emessi i nuovi germogli si dovranno scegliere concimi a più alto titolo di azoto mentre nella fase di maturazione dei frutti si dovrà preferire il potassio. Durante l’estate sarà necessario anche del fosforo che contribuirà ad avere frutti più succosi e meno acidi. Questo tipo di concimazione, molto mirata e professionale, per l’hobbista è abbastanza difficile da eseguire in quanto richiederebbe in primis, un’analisi del terreno per individuare eventuali carenze o surplus di elementi nutritivi, si dovrà effettuare una concimazione ad hoc per ogni fase dello sviluppo e soprattutto bisogna prestare attenzione alle dosi per non esagerare. Infatti un eccesso di azoto causerà un aumento della cascola dei frutti ma anche ritardo nella maturazione e una buccia più spessa e rugosa mentre con un eccesso di potassio si avranno frutti più grossi ma dalla buccia più spessa, poco succosi e più acidi. Per questi motivi, consigliamo di scegliere concimi complessi, siano essi di sintesi o organici, liquidi o granulari. In commercio ce ne sono per tutti i gusti e tutte le esigenze, tra i più famosi ricordiamo l’Osmocote che ha in vantaggio di essere un concime a lento rilascio la cui durata è stimata in 6 mesi (teoricamente quindi una concimazione è sufficiente per tutto in periodo vegetativo che va dalla primavera fino alla fine dell’estate) e il Citrus® organico, composto invece da soli elementi organici come la cornunghia, il panello di Neem ed i lupini macinati il cui effetto nutritivo è visibile abbastanza velocemente visto che viene assimilato in fretta dalla pianta.

Per quanto riguarda i microelementi, gli agrumi purtroppo sono soggetti a molte carenze nutrizionali, soprattutto dopo la fioritura durante la produzione. La più facile da individuare è la carenza di ferro che causa delle clorosi fogliari (le foglie si schiariscono in maniera uniforme). Anche la mancanza di zinco e magnesio causa delle clorosi che però si manifestano in maniera differente sulle foglie, sono meno marcate e a macchie (zinco) o soprattutto nella parte apicale (magnesio). La carenza di calcio invece comporta la crescita di germogli più piccoli nella fase vegetativa e frutti con parti necrotiche in fase di produzione. Un eccesso di calcio tuttavia influisce sull’assorbimento del ferro per cui la pianta sarà poi colpita da clorosi ferrica. Anche nel caso dei microelementi si potrà scegliere tra concimi granulari o liquidi, fogliari o da spargere sul terreno. Il ferro viene spesso fornito sotto forma di chelato di ferro da sciogliere in acqua con cui poi innaffiare, mentre ad esempio per il calcio si più scegliere un concime fogliare con cui bagnare appunto le foglie. In commercio esistono anche formulazioni già preparate che contengono la maggior parte dei microelementi di cui un agrume può aver bisogno come il Citrus®.