
COME OTTENERE DELLA FRUTTA BIOLOGICA SPENDENDO POCHISSIMO
La coltivazione convenzionale della frutta implica in genere un uso consistente di agrofarmaci con tutte le conseguenze che ciò comporta e di cui parleremo nella seconda parte di questo post.
Se si ha la fortuna di possedere delle piante da frutto è buona prassi cercare di ottenere dei prodotti che siano quanto più biologici possibili, magari non puntando ad ottenere frutti bellissimi dal punto di vista estetico ma sicuramente più salutari. Tra i metodi più innovativi e che permette di ottenere dei prodotti sani spendendo veramente molto poco troviamo il metodo basato sulla confusione sessuale.
LOTTA BIOLOGICA CONTRO IL VERME DELLA MELA E DELLA PERA CON IL METODO DELLA CONFUSIONE SESSUALE
La "confusione sessuale" è un termine con cui si definisce un metodo di lotta molto utilizzato in ambito biologico il cui obiettivo è quello di controllare i parassiti che danneggiano in particolar modo le coltivazioni frutticole e la vite.
Il bersaglio principale sono i lepidotteri (cioè le farfalle) che nel loro stadio precedente di larva vanno ad attaccare le piante, cibandosi delle foglie e scavando gallerie nei frutti, compromettendo così il raccolto
Il metodo in pratica consiste nel diffondere nell'aria il feromone sessuale femminile (per ogni insetto esiste un feromone specifico) in modo tale di impedire al maschio di localizzare il vero insetto femmina e di fecondarla.
Con il mancato incontro tra i sessi si impedisce l'accoppiamento e di conseguenza lo sviluppo della generazione successiva e una popolazione di larve assai diminuita e di conseguenza un minor danno ai frutti.>
il feromone viene diffuso attraverso degli appositi diffusori, nel caso specifico d'ora in poi parleremo dell'ECODIAN STAR che potrete trovare nel nostro negozio.
L'ECODIAN STAR altro non è che un gancetto fatto in mater bi (quindi biodegradabile nel tempo, dopo che ha svolto la sua funzione) impregnato di feromone femminile e che si installa semplicemente ancorandolo ai rami
Per ottenere i risultati migliori si consiglia di effettuare un trattamento preventivo con un prodotto a base di clorpirifos e di applicare i diffusori prima dell'inizio del volo della prima generazione. Se non si sono rilevati danni ai frutti, l'applicazione può avvenire anche a partire dalla seconda generazione (inizio del secondo volo).
Per una pianta di media grandezza andrebbero posizionati 6/7 diffusori per una spesa di circa 1/1,5€
IL CASO DELLE MELE SUPER-TRATTATE DEL TRENTINO ALTO ADIGE
Sono ormai diversi anni che si parla dell'uso massiccio di agrofarmaci sulle coltivazioni di mele soprattutto per quanto riguarda il Trentino Alto Adige, essendo questa la regione italiana con i maggiori appezzamenti. Questa coltura, diventata ormai predominante e fondamentale a livello economico nella regione, sta mostrando i suoi lati negativi non solo per le persone ma anche per l'intero ecosistema.
I meleti infatti possono subire dai 20 ai 30 trattamenti all'anno tra anticrittogamici (contro le malattie) e antiparassitari (contro gli insetti nocivi) e nonostante i parametri italiani sull'uso di questi prodotti siano tra i più restrittivi a livello mondiale, non viene considerato che questi stessi prodotti vengono utilizzati in combinazione tra loro e purtroppo non si hanno al momento studi sulle conseguenze che questi mix possono avere sulla salute umana. Proprio in riferimento a questo quesito, qualche anno fa sono stati effettuati degli studi svolgendo analisi delle urine e del sangue su di un gruppo di abitanti della Val di Non ed è stata riscontrata la presenza di residui di fitofarmaci in un campione di donne in stato di gravidanza*, risultato sicuramente sconcertante vista e considerata la pericolosità di queste sostanze.
*fonte: Andrea Tomasi e Jacopo Valenti -Pesticidi, siamo alla fruttaCome bisogna comportarsi allora per ridurre al minimo il rischio di mangiare della frutta troppo trattata?
In primis bisognerebbe cercare di comprare frutta e verdura biologica. In ogni caso, sia per la frutta biologica che non, è sempre bene metterla in ammollo in una soluzione di acqua e bicarbonato per almeno 15 minuti per eliminare gran parte dei residui. Tuttavia alcune sostanze penetrano nella buccia quindi la soluzione migliore rimane quella di sbucciare sempre la frutta.